

Nel corso della sua vita – e della Commedia – Dante è stato un infaticabile forgiatore di parole che si è guadagnato addirittura l’immortalità letteraria (che bonus, eh?).
La maggior parte di noi è lontanissima da questo traguardo (…avoja!), tuttavia – malgrado la sua eccezionalità – possiamo annoverare anche Dante tra i membri della nostra guida di professionisti della comunicazione dal momento che il nostro, negli anni dell’esilio – durante i quali ha vissuto presso signorie e città italiane – ha praticamente ripagato l’ospitalità con un lavoro (in certi momenti pure bello impegnativo) da pr/ ambasciatore/ ufficio stampa per l’ospitante.
Una faticaccia tecnica e relazionale che la maggior parte di noi conosce bene, a cui si aggiunge il titanico sforzo mentale di Dante nel portare avanti i progetti suoi (alzi la mano chi non ne ha almeno uno), ovvero i suoi scritti e la Commedia.
Quest’anno si celebra il Settecentenario della morte di Dante e anche qui si è deciso di rendergli omaggio.
La prima chicca che vorrei segnalarvi è l’iniziativa online dell’Accademia della Crusca – Dante: ogni giorno una parola (qui la pagina dedicata al progetto).
Provate a far diventare il clic sulla parola dantesca un’abitudine quotidiana, un bel modo per arieggiare il cervello con contenuti diversi da quelli che circolano di solito e aprire una finestra sul mondo di Dante.
Intermezzo sulla mezza età
C’è chi l’ha amato, c’è chi l’ha odiato e c’è chi se l’è sentito persino spiegare da professori che avrebbero preferito occuparsi di tutt’altro (ebbene sì, i professori di italiano a cui Dante non piace esistono).
A noi, sui banchi, quello di Alighieri sembrava un mondo lontanissimo.
“Nel mezzo del cammin di nostra vita…”. Quei 35 anni di Alighieri all’inizio del suo viaggio ci parevano un lasso di tempo praticamente incalcolabile.
Poi invece, gli anni sono volati ed ecco che ci siamo ritrovati a essere coetanei del trentacinquenne fiorentino.
Non abbiamo più la freschezza e la fiducia degli esordi eppure, come Dante che si imbatte in Virgilio, a volte anche noi siamo attraversati da un guizzo di consapevolezza, o addirittura di speranza.
Siamo già – o soltanto? – a metà della nostra vita.
Probabilmente è questo il grande incoraggiamento che può trasmetterci la Commedia se la riprendiamo in mano tra un corso di aggiornamento e un nuovo manuale di comunicazione digitale.
Altre risorse online – e non – per (ri)avvicinarsi a Dante
Una porticina d’ingresso al mondo del poeta fiorentino è la puntata del podcast Bestiario politico di Gianluca Briguglia (su storielibere.fm: qui trovate il link). L’episodio si apre con una carrellata dei monumenti più famosi di Dante e prosegue nel tentativo di “tirarlo giù dal piedistallo” per avvicinarcelo almeno un po’.
Chi scrive è una grandissima fan – o meglio, una fedele vassalla – del professor Alessandro Barbero.
Quando vi va, prendetevi un’oretta e godetevi il video dell’esuberante medioevista (qui il link su YouTube).
Ancora, sempre su YouTube e sempre col formidabile contributo di Alessandro Barbero, trovate questo video: la Presentazione della nuova edizione commentata della Divina Commedia a cui partecipa, tra gli altri, anche il linguista Luca Serianni.
È entusiasmante ripercorrere la tortuosa storia delle edizioni della Commedia (non esiste alcun manoscritto autografo by Dante) e le ipotesi sulle scelte lessicali dell’autore formulate dai copisti e dagli editori.
In alcuni casi, la scelta di un vocabolo invece di un altro, determina un bivio, una biforcazione netta del significato dei versi. È davvero affascinante.
E voi? Qual è il ricordo di Dante e della Commedia che vi portate dietro dai tempi della scuola? L’avete dimenticato e poi riscoperto oppure non l’avete mai abbandonato? Se vi va condividete le vostre avventure dantesche!
Gloria Belotti
Digital content e social media manager
Appassionata di parole, divoratrice di libri e lettrice sagace. Continuate a seguirla tra le pagine di questo blog.